Mostra Mercato del Libro Antico e della Stampa Antica – 6 e 7 settembre 2025, Città di Castello

In occasione della prestigiosa Mostra Mercato del Libro Antico e della Stampa Antica (6 e 7 settembre 2025) che quest’anno giunge alla sua XXVesima edizione, il Monastero Santa Veronica Giuliani e la Fondazione Santa Veronica Giuliani ETS dallo stesso fondata, sono stati invitati a prendere parte a questo prestigioso evento per ricevere in dono una reliquia attribuita alla Santa e ritrovata all’interno di un volume stampato a Firenze nel 1770.

Si è trattato del primo evento ufficiale a cui il Monastero Santa Veronica Giuliani e l’omonima Fondazione ETS hanno partecipato congiuntamente: in rappresentanza sono intervenute la Madre Chiara Veronica Sebastiano, Badessa del Monastero e Presidente della Fondazione, e Suor Serafina di Fonzo, monaca cappuccina e Consigliera di Amministrazione della Fondazione. Nello splendido salone nobile del Palazzo dei Vitelli, gli interventi hanno preso spunto dal tema della mostra Carta, inchiostro e libertà: la Costituzione Italiana tra memoria e futuro.

All’evento hanno presenziato il sindaco di Città di Castello (Luca Second), la Vicepresidente della Camera dei Deputati (Anna Ascani), il Direttore Scientifico e Curatore della Mostra (Giancarlo Mezzetti), il Presidente dell’Associazione Palazzo Vitelli Sant’Egidio (Fabio Nisi) e Loris di Giovanni, il titolare della Casa d’aste Capitolium di Brescia, presso la quale è stata rinvenuta la reliquia, all’interno di un testo appartenente alla famiglia Manetti di Firenze.

La reliquia donata al Monastero sarà sottoposta a un approfondito studio e, se sarà confermata l’appartenenza a Santa Veronica Giuliani (1660-1727), verrà conservata insieme ai ricordi e alle reliquie più importanti che fanno già parte del patrimonio spirituale e culturale del Monastero.

“Santa Veronica Giuliani – ha detto la Badessa e Presidente, Suor Chiara Veronica – è stata una scrittrice forzata: nel 1693 inizia a tenere un diario per volere del confessore nel quale racconta tutto ciò che vive nella sua intimità con Dio. Scrive non per suo desiderio ma per obbedire ab una precisa richiesta e fino alla fine della sua vita resterà fedele a quanto le è stato chiesto, riempiendo 22.000 pagine. Nel tempo comprenderà il dovere e la responsabilità della testimonianza scritta, che è sempre uno strumento di libertà e di dignità. Grazie a quelle pagine custodite con cura nell’archivio del Monastero e pubblicate negli anni, lei è presente e viva, parla ancora come donna e come credente”.